Dal 26 giugno l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha fornito delle linee guida basate sul Dpcm dell’11 giugno, che prevedono il divieto di portare a bordo degli aerei trolley e borsoni di grandi dimensioni su tutte le compagnie aeree che operano in Italia. Nello specifico ai passeggeri era consentito di portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato. La decisione arrivava per ragioni sanitarie non consentendo l’utilizzo delle cappelliere. I bagagli a mano aggiuntivi, ma che fino era sempre stato consentito portare a bordo, venivano imbarcati in stiva obbligatoriamente. Questa è sicuramente una decisione che abbiamo condiviso in quanto poneva in essere delle misure di contenimento atte a contrastare il diffondersi del Covid–19 purchè tutte le compagnie aeree avessero posto in essere i nuovi provvedimenti gratuitamente, senza alcun costo aggiuntivo per i viaggiatori. Su molti siti web delle compagnie non appariva immediatamente il popup che spiegava la modifica in questione e non si evinceva se il costo del bagaglio a mano da imbarcare in stiva fosse compreso o meno nel costo del biglietto della tariffa base. Solo quando si procedeva all’acquisto di un qualsiasi biglietto di una tratta da e per l’Italia si poteva notare che il bagaglio a mano aggiuntivo era inserito nella tariffa con imbarco prioritario e quindi a pagamento. Ma non potevamo stare a guardare che le varie compagnie non applicavano le stesse condizioni anche a quei viaggiatori che hanno prenotato un volo prima di questa comunicazione dell’Enac per date successive al 26 giugno ad una determinata tariffa. Perché avrebbero dovuto pagare un sovrapprezzo per un servizio che, in realtà, avevano già acquistato? Abbiamo provveduto immediatamente a segnalare alle Autorità competenti la questione invitandoli ad effettuare le adeguate verifiche sulle condotte poste in essere da tutte le compagnie aeree coinvolte perché accogliamo con piacere tutte le misure atte al contenimento del virus ma non riteniamo sia corretto far pagare dei costi aggiuntivi ai consumatori. Questa nuova policy bagagli non deve diventare una fonte di guadagno per le compagnie aeree a fronte di un ulteriore esborso economico dei viaggiatori al momento dell’acquisto del volo. Immaginiamo i numerosi disagi che saranno causati da questa decisione, anche per chi magari ha una coincidenza e non riuscirà a prenderla in quanto i bagagli tarderanno ad arrivare in aeroporto, ma staremo a vedere come si evolverà la vicenda.
Denis Nesci