Fare il pieno di benzina per la propria auto ,ormai, costa 15 € in più rispetto allo scorso anno.
Il prezzo del petrolio, difatti, ha subito un aumento cospicuo a livello internazionale e di conseguenza, il costo della benzina è salito a dismisura.
Gli sbalzi relativi ai prezzi per il carburante difficilmente sono improvvisi, tuttavia, di giorno in giorno i costi aumentano sempre più fino a pesare in maniera consistente sulle tasche dei consumatori.
Si stima, infatti, che ad oggi una famiglia spenda circa 362,40 € in più all’anno a causa dei vertiginosi rialzi del listini di carburante.
Inoltre, tale aumento, comporta una serie di inevitabili rincari che divengono pian piano insostenibili per i cittadini.
Oltre agli effetti diretti dovuti ai rincari per il carburante, vanno addizionati tutti gli effetti indiretti o secondari.
Difatti, nel nostro paese si stima che più dell’ 85% della merce venga trasportata su camion o comunque su mezzi di trasporto con gomme.
Pertanto, inevitabilmente, i costi maggiorati di trasporto iniziano ad incidere fortemente anche sull’acquisto di prodotti e beni, primari o secondari.
I rincari, oltretutto, rischiano di provocare la paura dei consumatori, i quali potrebbero dirigersi verso un accaparramento di beni primari al fine di scongiurare il timore di rimanerne sprovvisti.
Difatti, soprattutto in seguito alle proteste di alcuni autotrasportatori per i rincari di benzina e gasolio, le possibilità di iniziare a vedere scaffali vuoti dei supermercati iniziano a divenire più concrete.
Si auspica ad un tempestivo intervento da parte degli organi competenti, per un contenimento dei costi oramai insostenibili per moltissimi consumatori italiani.