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Consumi e società

Vaccini Covid, come stanno affrontando la pandemia i Comuni

Redazione

Con il sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo parleremo di come il comune, si è attrezzato per garantire ai propri cittadini la miglior assistenza medica in ambito Covid-19, e sulla distribuzione dei vaccini per le categorie più a rischio.

Può dirci come il suo comune ha affrontato il periodo clou dell’epidemia e come la sta affrontando adesso?

L’ultimo anno e mezzo ha travolto tutti e ci ha messo veramente in difficoltà abbiamo lottato a mani nude Ciò nonostante la comunità si è attenuta scrupolosamente ai comportamenti dettati dalle normative vigenti. Diciamo che la prima ondata non ci ha tanto colpito, ma la seconda ondata di ottobre ci ha veramente messi in difficoltà, però grazie all’opera di volontariato dei membri della nostra comunità abbiamo fatto fronte comune, senza contare che anche i sindaci dei vari centri cittadini hanno dimostrato una forza determinante per il bene assoluto dei vari comuni.

Quali sono state le tue maggiori preoccupazioni da primo cittadino?

La preoccupazione maggiore era che dal punto di vista sanitario potesse insorgere un vero problema per le persone più deboli e a rischio. Noi abbiamo delle strutture sanitarie critiche in Calabria, con il commissariamento per esempio, abbiamo una sanità disastrata e all’inizio vedendo ciò che accadeva e con alle spalle una sanità quasi inesistente, si rischiava di mettere in serio pericolo i membri della comunità più bisognosi di cure. A tal fine il comune ha agito subito per assistere coloro che avevano necessità di medicinali, di supporto e di spostarsi per motivi di salute, diciamo che abbiamo dato più che altro conforto nel primo lockdown. Ci sono state delle perdite è vero, ma tutto sommato niente di paragonabile a ciò che accadeva nel resto d’Italia.

Dal punto di vista vaccinale hai riscontrato delle difficoltà all’interno del tuo comune per quanto riguarda la somministrazione e il rifornimento dei vaccini?

Su questo diciamo che abbiamo anticipato i tempi mettendoci in contatto quasi immediatamente con il commissario straordinario per l’emergenza covid, perché ritenevano che la capillarità del piano vaccinale partisse dalla comunità. Abbiamo attrezzato subito diverse aree comunali prima ancora che partissero le varie hub per attrezzarli alla somministrazione del vaccino. Il comune che chiede al cittadino di vaccinarsi diventa anche un vettore per coinvolgere tutti quanti nel piano vaccinale. Siamo partiti subito con l’aiuto dei volontari del comune e dei medici di base per vaccinare gli over 80 e 70 e i soggetti fragili, raggiungendo il 100% in poco tempo. Abbiamo parlato personalmente con i vaccinanti perché l’aspetto umano a mio parere ha un impatto maggiore rispetto alla sterile circolare presentata al cittadino. Dobbiamo anche dire che c’è stata opera di supporto per le prenotazioni sulle piattaforme, per le compilazioni dei vari moduli e infine per accompagnare gli utenti negli studi dei medici di base. Purtroppo l’aspetto mediatico ha creato un forte cortocircuito, messaggi contraddittori, fake news, hanno soltanto confuso l’utente e speriamo che ciò non crei una battuta del resto.

Come è la situazione attuale nel tuo comune si sta avvicinando una pseudo normalità?

La ripresa della normalità è stata graduale grazie ai comportamenti responsabili di tutti e ai sacrifici degli operatori commerciali, a loro va anche il supporto in questo momento perché hanno pagato e pagano tuttora un prezzo altissimo avendo subito un forte Contraccolpo Economico. In clima di pseudo normalità, noi stiamo cercando di riprendere le varie attività pubbliche sempre nel rispetto delle misure di sicurezza, abbiamo iniziato delle attività per il periodo estivo e riaperti i vari centri estivi per i più piccoli, continuando nel contempo a dare sostegno a chi più ha bisogno. È chiaro che dobbiamo essere ancora prudenti, non dimenticare il rischio che abbiamo vissuto ma dobbiamo anche guardare al futuro senza paura.

Kevin Mirto

Ago 2021

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