Con l’inizio di questo nuovo anno scolastico, le famiglie italiane si trovano a dover affrontare sfide sempre più complesse. L’indagine che Udicon ha condotto in collaborazione con l’Istituto Piepoli ci restituisce un quadro dettagliato di queste difficoltà, ma anche delle opportunità di miglioramento. I risultati ci confermano che, se da una parte il sistema scolastico rappresenta un punto fermo nella vita dei nostri ragazzi, dall’altra ci sono aspetti che richiedono un intervento immediato.
Il costo dell’istruzione: un carico crescente
Uno dei temi centrali emersi dall’indagine è il peso economico che l’istruzione rappresenta per le famiglie. Il 50% delle famiglie italiane spenderà tra i 100 e i 300 euro solo per l’acquisto di libri e materiale scolastico, mentre una su sette (14%) prevede di dover superare i 500 euro. Questi numeri ci parlano di una situazione insostenibile per molte famiglie, specialmente in un momento di forte aumento del costo della vita. Siamo convinti che l’istruzione debba essere un diritto accessibile a tutti, senza che il peso economico ricada in modo così pesante sulle spalle dei genitori. Per questo chiediamo misure di sostegno concrete, come sussidi e agevolazioni fiscali, per aiutare le famiglie a far fronte a queste spese.
La mensa scolastica: un servizio essenziale
Un altro aspetto chiave emerso dall’indagine riguarda il servizio mensa. Il 74% delle famiglie usufruisce di questo servizio, che è di fondamentale importanza soprattutto per i genitori che lavorano. Tuttavia, permangono disparità significative. In alcune aree del Paese, come nel Sud Italia, il 44% delle famiglie si dichiara insoddisfatto della qualità del cibo offerto nelle mense scolastiche. Anche su questo tema dobbiamo garantire una qualità uniforme in tutte le mense scolastiche, puntando su menù basati su prodotti locali, stagionali e nutrienti, nel rispetto della dieta mediterranea.
Attività extra-scolastiche a rischio
Purtroppo, le difficoltà economiche si riflettono anche sulle attività extra-scolastiche. Il 36% delle famiglie dichiara che dovrà rinunciare a queste opportunità per i propri figli, con lo sport (38%) e le gite scolastiche (22%) tra le prime attività a essere tagliate. Si tratta di una situazione che ci preoccupa molto, poiché le attività extra-scolastiche rappresentano una parte essenziale del percorso educativo e formativo dei ragazzi. Lo sport, le gite e le attività culturali aiutano i giovani a crescere, a sviluppare le loro competenze sociali e a coltivare interessi importanti. Ridurle significa privare i nostri ragazzi di esperienze fondamentali per il loro sviluppo.
Il supporto psicologico nelle scuole: una necessità irrinunciabile
Un tema che merita particolare attenzione è quello della figura dello psicologo nelle scuole. L’81% delle famiglie intervistate considera essenziale la presenza di uno psicologo scolastico. Oggi più che mai, i nostri ragazzi si trovano a dover affrontare sfide emotive e psicologiche di grande portata. La scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma deve essere anche un ambiente di supporto e crescita personale. Riteniamo fondamentale che lo psicologo scolastico diventi una figura stabile all’interno delle scuole, capace di offrire ai nostri giovani il sostegno di cui hanno bisogno per affrontare al meglio le sfide quotidiane.