Vi sarà capitato innumerevoli volte di sentire parlare della Doggy Bag, una azione molto importante per contrastare il grave fenomeno dello spreco alimentare, ma in cosa consiste, e perché può essere un valido alleato? Tradotto letteralmente in italiano significa “borsa per il cane” e indica, appunto, il sacchetto di plastica nel quale il cliente di un ristorante può chiedere che vengano raccolti i cibi che non ha finito di consumare; nella sostanza per portarli a casa. Una usanza molto utilizzata soprattutto nei paesi come l’America e la spagna, ma in Italia, fatica di molto a prendere piede. Molte volte infatti subentra quella timidezza, o quella incapacità di chiedere che quell’alimento nel nostro piatto ci venga consegnato in un sacchetto da portare a casa e poter essere comodamente consumato il giorno dopo. Recentemente a far luce sulla doggy bag, e cercare di spazzare via gli imbarazzi generali, è stata presentata una proposta di legge, per renderla addirittura obbligatoria con l’obiettivo principale di ridurre lo spreco alimentare quando mangiamo soprattutto fuori casa. Entrando più nel dettaglio, la proposta di legge avanzata prevede l’obbligo di mettere a disposizione dei clienti che li richiedano, dei contenitori riutilizzabili o riciclabili che consentano di portare via cibi o bevande non consumati in loco nel rispetto delle norme igienico sanitarie. Per gli esercenti che non avranno messo a disposizione le vaschette predisposte per la doggy bag, riceveranno una multa pari a 125 euro. Non resta che attendere nuovi sviluppi in merito, con la speranza di centrare l’obiettivo principale, ridurre o eliminare definitivamente lo spreco alimentare.
Sicurezza online e privacy: due strade che viaggiano in un’unica direzione
Di sicurezza online e di privacy, non si è mai abbastanza informati; con la continua ed inesorabile evoluzione informatica, di pari passo, bisogna mantenere l’asticella dell’attenzione sempre alta quando si parla soprattutto di privacy. Alla luce di quanto detto...