Xiaomi è stata fortemente multata per aver generato delle pratiche vessatorie verso i consumatori.
Il colosso della tecnologia, Xiaomi Italy, come emerso dagli atti, si occupa difatti dell’assistenza post vendita per i prodotti a marchio Xiaomi in Italia, sostituendosi, in tale attività, al rivenditore, per quanto concerne nello specifico la garanzia legale di conformità.
In primo luogo, dunque, i rivenditori vengono inevitabilmente esclusi dalla gestione della garanzia, che in realtà dovrebbe essere gestita da quest’ultimi. In particolar modo, sono diversi i punti che vengono contestati a Xiaomi Italy nell’ambito della garanzia.
Innanzitutto, Xiaomi accetta richieste di assistenza da parte dei consumatori solo se simultaneamente alla riparazione di parti del prodotto ritenute in garanzia vengono effettuate anche riparazioni/sostituzioni per parti ritenute, invece, non in garanzia.
Inoltre, la garanzia per i prodotti del noto colosso esclude ogni problema di software, nonostante lo stesso sia a tutti gli effetti una parte integrante del prodotto, come stabilito dall’Autorità Garante.
Contestualmente alle sovra citate pratiche fortemente scorrette applicate nei confronti dei consumatori ed anche degli stessi rivenditori, si sono aggiunte moltissime testimonianze di utenti Xiaomi che hanno riportato spiacevoli vicende verificatesi sempre nell’ambito assistenza/garanzia legale.
Il noto marchio di tecnologia ,dunque, non solo ha fortemente limitato nel tempo il diritto dei consumatori ad una congrua assistenza, ma ha anche attuato pratiche scorrette e poco trasparenti al fine di ottenere l’esborso di ulteriori somme di denaro da parte degli utenti.
Proprio quanto descritto, ha portato l’Antitrust a stabilire una multa salatissima per Xiaomi Italia pari a 3.2 milioni di euro.
Si auspica che tali procedimenti, servano da monito anche per altre aziende le quali non garantiscono la congrua trasparenza e tutela ai consumatori ed al loro potere di acquisto.