Con il termine ‘’plant based’’ si indica un regime alimentare prevalentemente vegetariano e basato su alimenti di origine vegetale. Rispetto al veganesimo, è meno stringente perché ammette il consumo saltuario di uova e latticini (per alcuni anche pesce e carne) purché provenienti da allevamenti certificati, possibilmente a km zero e dove sia rispettato il benessere animale.
Tale regime alimentare sembra divenire sempre più apprezzato dai consumatori italiani.
Difatti, secondo recenti indagini di mercato condotte da BVA-Doxa per Unione Italiana Food, oramai 4 persone su 10 sono consumatori abituali di prodotti a base vegetale.
Probabilmente, tale fenomeno è particolarmente presente nel nostro Paese anche grazie ad un’attenzione alla dieta Mediterranea, basata prettamente su verdura, legumi, frutta secca e cereali e riconosciuta come modello di una corretta alimentazione e come base per uno stile di vita sano.
Basti pensare che, ad oggi, ben il 22% delle proteine consumate nel nostro Paese sono di origine vegetale.
Un’ alimentazione plant based ,dunque, sembra acquisire sempre più centralità ed interesse da parte degli italiani; in particolar modo i consumatori under 35 risultano essere abituati all’acquisto e consumo degli stessi, con una frequenza di almeno 2-3 volte a settimana.
Tali dati fanno ben sperare, difatti, oltre ad un discorso relativo alla salute, gli alimenti plant based comportano una maggior attenzione nei confronti dell’ ambiente.
Solitamente, difatti, chi predilige tale alimentazione preferisce prodotti freschi, provenienti da produttori locali che rispettano con maggior attenzione la stagionalità delle materie prime.