L’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) svolge mensilmente, dal 1982, l’indagine congiunturale presso i consumatori. Tale indagine, viene effettuata su un campione di circa 2.000 unità rappresentativo della popolazione italiana adulta ed è condotta nei primi 15 giorni del mese, con lo scopo di calcolare un indicatore sintetico del clima di fiducia del paese. In tal modo, è possibile valutare su scala nazionale l’ottimismo o pessimismo dei consumatori. L’obiettivo dell’indice è delineare, quindi, un quadro economico generale e fornire previsioni sull’andamento del clima di fiducia dei consumatore Nel mese di gennaio 2022 si stima una riduzione globale dell’indice di fiducia; difatti, le varie componenti dell’indice, sia da parte delle imprese che da parte dei consumatori, sono oggetto di un rilevante calo. Nello specifico, il clima di fiducia da parte dei consumatori scende da 117,7 a 114,2, mentre quello da parte delle imprese osserva una diminuzione che va da un valore di 112,7 a 105,4.
Per quanto riguarda i consumatori, osserviamo un calo abbastanza diffuso in diverse componenti del clima di fiducia:
- Per il clima futuro osserviamo un decremento da 120,8 a 113,5;
- La componente personale diminuisce da 110,4 a 109,0;
- Per il clima economico il calo va da un indice di 139,6 a 129,7.
Pertanto, la fiducia da parte dei consumatori per la situazione economica risulta essere la componente in cui si osserva, comprensibilmente, il calo più drastico e preoccupante.