Il nostro Paese continua a passo spedito nella campagna di vaccinazione e, anche se ancora non siamo arrivati al punto di poter respirare un po’ quella libertà che tanto manca, siamo però sulla strada giusta verso l’allentamento delle misure restrittive decise dal Governo. Con il decreto riaperture del 18 maggio il Governo ha voluto lanciare un chiaro segnale di ripartenza, via quindi al coprifuoco alle 22 e riapertura dei ristoranti anche al chiuso, dal 15 giugno riprenderà anche il settore wedding e cerimonie e dal 1° luglio toccherà anche a congressi e corsi di formazione pubblici e privati. Insomma, i settori che hanno pagato il prezzo più alto di questo lockdown potrebbero finalmente poter rivedere la luce, facendo ripartire anche i consumi.
Il Governo sta lavorando anche ad un decreto per dare ulteriori sostegni a famiglie e imprese, una bozza che desta ancora qualche perplessità ma che, si spera, possa subire delle modifiche prima del passaggio in Aula. Tra i punti più rilevanti dell’emendamento sicuramente ci sono i fondi destinati alle imprese per compensare le perdite di questi anni, istituendo un fondo per le attività economiche chiuse per almeno 4 mesi a partire dal 1° gennaio 2021, causa Covid 19, la proroga del credito di imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda, fino al 31 luglio, la riduzione degli oneri di sistema per le utenze diverse dagli usi domestici e un fondo finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della TARI per gli esercizi commerciali interessati dalle chiusure o dalle restrizioni obbligatorie da Covid 19.
Tra le misure a sostegno per il settore turistico c’è l’istituzione di un fondo per i comuni classificati dall’ISTAT a vocazione culturale, storica artistica.
In tema di riscossione fino al 30 giugno 2021 restano sospesi tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.
In materia di trasporto pubblico è stato previsto un fondo per finanziare servizi aggiuntivi programmati, al fine di far fronte agli effetti derivanti dalle limitazioni imposte al coefficiente di riempimento dei mezzi.
Arrivando quindi alla parte delle misure previste per aiutare le famiglie, a partire dall’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis e per i due anni successivi, ai pazienti che hanno avuto un quadro clinico Covid 19 il Servizio Sanitario Nazionale garantisce l’esenzione per le prestazioni di specialistica ambulatoriale comprese nei livelli essenziali di assistenza.
Non da ultimo, la parte più importante che merita sicuramente una riformulazione è quello riguardante le misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche che ammonta a 500 milioni da ripartire tra i comuni.
Proprio a quest’ultimi spetterà la gestione e l’organizzazione di questi bonus che potranno essere spesi per l’acquisto di generi alimentai, farmaci e pagamento delle utenze. L’importo del bonus varierà ovviamente in base all’Isee e ai componenti del nucleo familiare, speriamo ovviamente che vengano fatti dei controlli preliminari sugli aventi diritto, al fine di poter destinare le risorse alle famiglie che ne hanno realmente bisogno perché, non possiamo dimenticare che, oltre ai tanti morti, questa pandemia ha inevitabilmente fatto aumentare anche i poveri in Italia. Lo conferma anche l’Istat secondo cui nel 2020 la povertà in Italia è cresciuta in modo consistente a causa della pandemia, sono infatti oltre 2 milioni le famiglie in povertà assoluta con un aumento di 335 mila famiglie. Se consideriamo complessivamente le persone in povertà assoluta in Italia, invece, sono 5,6 milioni, famiglie che ora chiedono aiuti concreti per poter cercare di condurre una vita dignitosa.